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Nautilus VR, conquistiamo le specie marine nei fondali marini

27.04.2015
27.04.2015

Nautilus VR

Juan Barambones è il CEO di Remotte Labs. Si tratta di un'azienda di breve ma efficace percorrenza dedicata alla realizzazione dei "prodotti più innovativi con la tecnologia più innovativa". Finora, dopo meno di un anno di attività come Remotte Labs, hanno sviluppato un telecomando per i fallimentari Google Glass. Oltre a una guida turistica, ricreativa e commerciale sotto forma di app basata sulla sua tecnologia ibeacon. Qualche settimana fa ha sorpreso il grande pubblico presentando Nautilus VR. Si tratta del primo visore subacqueo per realtà virtuale.

 

Alla ricerca di specie

Juan Barambones, il creatore di questo innovativo visore. Lui stesso racconta che l'idea è nata parlando con un amico della Remotte Labs. Qualche mese fa, mentre stava lavorando a un progetto legato alla realtà virtuale, il suo amico è tornato da una vacanza dedicata alle immersioni subacquee. Hanno parlato di quanto fosse spettacolare vedere i fondali marini. È stato allora che è successo qualcosa. L'amico ha chiesto a Juan Barambones se esistesse qualcosa che fondesse la realtà virtuale con il mondo sottomarino. No. È così che è nato Nautilus VR.

Dispositivo di realtà virtuale subacquea Nautilus VR

Nautilus VR è un visore per realtà virtuale progettato per essere utilizzato in piccole piscine, luogo perfetto per ricreare ambienti marini subacquei, ottenendo un'immersione senza pari. Come propone il suo creatore, questo visore può essere utilizzato sia per l'intrattenimento individuale che per curare fobie, come complemento a un trattamento riabilitativo e per renderlo più sopportabile...

Il suo meccanismo è semplice: consiste in un paio di lenti - come tutti i modelli che vi abbiamo descritto nel blog - un involucro waterproof sigillato ermeticamente e una valvola di respirazione per lo snorkeling. Inoltre, per riprodurre i contenuti e visualizzarli su Nautilus VR, è sufficiente scaricare i contenuti sullo smartphone e inserire il dispositivo nell'apposito slot del visore. Niente di più, niente di meno.

Le sfide vengono superate quasi prima ancora di sapere che esistono. La tecnologia ci permette di superare i nostri limiti come specie. Ma ogni volta che facciamo un passo avanti, sia grazie alla tecnica/tecnologia che alla semplice osservazione di un singolo individuo, lo facciamo con un occhio rivolto all'essenza di tutto: la vita, composta da terra, fuoco, aria e acqua. Quattro elementi fondamentali che ci mantengono in vita. Che continuano a ispirarci.

 

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