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Oculus Story Studio - Alla ricerca di un nuovo linguaggio cinematografico

16.02.2015
16.02.2015

Oculus Story Studio

Sai in cosa consiste il nuovo progetto di Oculus? Oculus Story Studio non smetterà di sorprenderti.

Un linguaggio è un'unione arbitraria tra significante e significato, qualcosa che vuole dire qualcosa. E abbiamo sempre avuto il potere di decidere cosa.

Il cinema si è articolato, poco a poco, attraverso la misura dell'inquadratura, la composizione, il movimento della telecamera, il montaggio, la luce e il suono. La letteratura con le parole, i segni di punteggiatura, i paragrafi e i capitoli. La danza con il corpo. La musica con l'intensità, il colore e la velocità del suono. Tutti questi elementi si godono - sensorialmente - in uno spazio determinato. Si verificano sempre nello stesso luogo. Cioè, l'osservatore non influenza il modo in cui si svolge l'esperienza artistica - almeno non in senso letterale. Forse, anche se non del tutto, l'unica che potrebbe essere considerata al di fuori di questo è la letteratura.

Storytelling in realtà virtuale Oculus Story Studio

Per comprenderlo meglio, approfondiamo un po' l'argomento. Immaginiamo un mezzo in cui lo spazio dell'opera artistica non sia limitato in alcun modo. È disegnato completamente intorno all'osservatore a 360 gradi. Quest'ultimo si trova all'interno di esso. Come articolare un linguaggio totale?

E se, inoltre, tale linguaggio deve basarsi sull'immagine e sul suono, come sfruttare le infinite scelte che l'osservatore può compiere nel corso dell'opera? Oculus Story Studio sta lavorando dallo scorso gennaio con i migliori artisti 3D, story-tellers, sviluppatori tecnologici... Tutto questo per rispondere a tutte queste domande; intendono trasformare il mezzo cinematografico tradizionale in VR; introdurre lo spettatore all'interno dei film.

 

Pixar della realtà virtuale

Per riuscirci, devono inventare un nuovo linguaggio cinematografico. Un linguaggio che dimentichi tutto ciò che è stato appreso negli ultimi cento anni, che abbandoni il montaggio da videoclip, le riprese fine a se stesse, i fuochi d'artificio per risollevare storie mediocri. Un linguaggio che tenga conto solo dello spettatore. Si tratta di mettere tutto, assolutamente tutti gli elementi che compongono l'opera artistica, non al servizio, ma alla mercé dello spettatore. Un linguaggio che si sviluppi a passi da gigante, con anima e corpo, per farci vivere momenti impossibili.

Oculus Story Studio ha una lunga strada davanti a sé. Lo chiamano il Pixar della realtà virtuale. Speriamo che troviate presto il nuovo linguaggio cinematografico.


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