Hiperesperienza 360 - Passo dopo passo verso la realtà virtuale

27.03.2015

Hiperesperienza 360

Negli ultimi mesi abbiamo osservato come la realtà virtuale si stia affermando come il futuro del consumo audiovisivo. Sta sostituendo lo schermo. Le grandi aziende stanno scommettendo su di essa, creando i propri dispositivi, piattaforme, accessori, contenuti... Oltre a tutto ciò, forse nel tentativo di spianare la strada, alcune di queste aziende stanno anche scommettendo forte su un aspetto tangenziale e allo stesso tempo fondamentale della realtà virtuale. Stiamo parlando dell'iperesperienza 360.

A rischio di diventare tecnici, si può dire che l'essenza della realtà virtuale è la tecnologia dell'iperesperienza a 360° (o viceversa). Viviamo circondati dal mondo in ogni direzione. Ovunque guardiamo, vediamo qualcosa. Se vogliamo ricreare questa sensazione, è necessario rappresentare qualsiasi tipo di contenuto allo stesso modo.

È necessario progettare una sfera virtuale, il cui centro sono io stesso, in cui proiettare il contenuto. In questo modo, otteniamo l'immersione a cui è destinata la realtà virtuale. Come si può osservare, da questo primo passo si ottengono fotografie e video a 360°. Questo è ciò che comunemente viene chiamato tecnologia a 360°. D'altra parte, se utilizziamo questo risultato e lo integriamo con dispositivi immersivi di realtà virtuale, potenziamo al massimo questa sensazione, introducendoci fedelmente nel mondo creato.

Realtà virtuale

Ma torniamo al punto. I dispositivi di realtà virtuale stanno già iniziando a diffondersi sul mercato per il grande pubblico. Anche se è vero che per ora si tratta solo di strategie per anticipare i grandi nomi. Servono ad analizzare le prime risposte dei potenziali utenti, quale sia la domanda, cosa fare, cosa non fare...

Si prevede che il dispositivo più innovativo e chiacchierato sarà lanciato sul mercato alla fine di quest'anno o all'inizio del 2016. Si tratta di Oculus Rift. Si può anche intuire che le grandi aziende che hanno già aderito alla corsa alla realtà virtuale non tarderanno molto, anzi, forse saranno addirittura in anticipo. In definitiva, dovremo aspettare almeno 5 o 10 anni prima di poter smettere di parlare della realtà virtuale come di una curiosità, di prototipi o di qualcosa che "sembra interessante". Ed è proprio qui che Facebook e Youtube hanno saputo trovare il loro spazio.

Nuove tecnologie

Sia la piattaforma video che il gigante dei social network hanno voluto inserirsi, in qualche modo, tra le tecnologie più all'avanguardia. All'inizio di marzo, Youtube ha annunciato quanto segue: la possibilità di visualizzare video a 360° sul proprio portale. È possibile goderne solo con il browser Chrome e la qualità dei contenuti video a 360° è ancora memorabile, ma... piano, piano. Da parte sua, Facebook, pochi giorni dopo, ha fatto lo stesso. Ad oggi, sono le uniche due piattaforme di consumo di massa in cui è possibile vedere video a 360° al di là delle minoranze di comunità di sviluppatori, appassionati di tecnologia o specialisti.

In definitiva, sia Youtube che, soprattutto, Facebook credono che il futuro del consumo audiovisivo e, di conseguenza, delle relazioni sociali, della forma di intrattenimento, di una miriade di ambiti, non sia limitato a uno schermo bidimensionale, né a uno spazio circoscritto e al di fuori della nostra mente. Puntano fortemente su un futuro immersivo, sull'introduzione dell'utente in Internet. Vogliono eliminare le barriere tra il digitale e il reale. Introdurci nel cloud. E prima di tutto bisogna mostrare al mondo la tecnologia video a 360 gradi affinché si abitui al futuro. Il futuro immersivo della realtà virtuale.

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